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UISG Catholic Care for Children International
Posted on Dicembre 15, 2022

La UISG ospita un incontro di suore all’avanguardia nella riforma dell’assistenza all’infanzia


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“In viaggio insieme per trasformare l’assistenza all’infanzia”.

Quindici suore cattoliche, insieme a loro colleghi e collaboratori, provenienti da sei nazioni, si sono incontrati a Roma dal 28 novembre al 4 dicembre 2022 per discutere dei nuovi modelli di assistenza all’infanzia, tema fondante del programma “Journeying Together to Transform Care for Children” (“In viaggio insieme per trasformare l’assistenza all’infanzia”), ispirandosi al sogno di donare una famiglia a ogni bambino. Le suore rappresentano istituti religiosi e associazioni nazionali di religiose che si prendono cura di migliaia di bambini tra Uganda, Kenya, Zambia, Malawi, Sudafrica e Sri Lanka. A loro si sono uniti Kathleen Mahoney e Dan Lauer, responsabili del programma “Children and Families” della GHR Foundation.

L’incontro si è svolto presso gli uffici della UISG ed è stato presieduto da suor Niluka Perera, coordinatrice UISG di Catholic Care for Children International. CCCI sostiene le iniziative intraprese da suore cattoliche in tutto il mondo, per ridurre il ricorso all’assistenza istituzionale per i minori e incoraggiare l’assistenza familiare. Questo è stato il primo incontro di questo gruppo internazionale a svolgersi in presenza.

Il tema dell’incontro è stato: “In viaggio insieme per trasformare l’assistenza all’infanzia”. Durante l’incontro, le suore hanno condiviso storie, spunti, sfide e tappe fondamentali dei loro percorsi, descrivendo il lavoro che tutti i religiosi compiono nelle loro rispettive nazioni a favore dei minori e della riforma dell’assistenza.

In questi Paesi, come in molti altri in tutto il mondo, le suore sono in genere tra gli attori più impegnati a fornire assistenza ai bambini, all’interno di istituti quali orfanotrofi e case per neonati. Il cambiamento a favore dell’assistenza familiare ha comportato altrettanti, significativi cambiamenti sia per le suore sia per i loro collaboratori, comprese modifiche nelle pratiche di tutela che ora si estendono anche oltre le porte degli istituti. Molte suore si sono formate in nuovi settori, quali l’assistenza sociale, la gestione dei casi, la tutela dei minori e il ricongiungimento familiare. Per garantire il raggiungimento dei più alti standard procedurali possibili, le religiose si avvalgono estesamente di sistemi di analisi ed elaborazione di dati. Durante l’incontro, hanno descritto gli approcci sistematici che utilizzano per raccogliere e analizzare i dati, al fine di valutare e perfezionare le pratiche di assistenza.

Le suore hanno spiegato che il passaggio all’assistenza familiare implica anche cambiamenti all’interno delle comunità locali. Ciò comporta nuove partnership e nuove strategie di cooperazione tra governo locale, agenzie sociali, chiese, benefattori di istituti per l’infanzia e molti altri. Inoltre, hanno sottolineato l’importanza della comunicazione con tutte le parti interessate, la cui comprensione e il cui sostegno sono essenziali per far progredire il movimento di assistenza familiare.

Durante l’incontro, il dialogo che le suore hanno intrattenuto ha rispecchiato la complessità del percorso dei minori tra istituto e famiglia. Si è parlato di quanto siano necessarie prassi e protocolli che garantiscano la sicurezza, la tutela e il benessere del bambino non solo all’interno degli istituti, ma in tutti i contesti di assistenza all’infanzia, che si tratti di famiglie biologiche o adottive, famiglie affidatarie, quadri di affido parentale o altri contesti. Durante la settimana, le suore hanno discusso di questi e altri argomenti insieme ai leader delle organizzazioni cattoliche di Roma, che per le proprie missioni si impegnano a dare sostegno ai minori, alle famiglie e alla riforma dell’assistenza. 

Il 29 novembre, il gruppo ha incontrato Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero vaticano per i Laici, la Famiglia e la Vita, che si occupa di pastorale giovanile e familiare. Il giorno seguente, padre Andrew Small, segretario della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, insieme a Emer McCarthy, responsabile di progetto, si sono uniti al gruppo presso l’ufficio della UISG. La Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori mette a disposizione alcune linee guida di riferimento e monitora l’attuazione delle iniziative di tutela in tutti gli organi della Chiesa, quali le diocesi, le conferenze episcopali e gli istituti religiosi. Suor Niluka fa parte di questa Commissione.

Nel corso della settimana, il gruppo ha inoltre incontrato mons. Peter Beer, responsabile del settore Ricerca e Sviluppo dell’Istituto di Antropologia, e Anthony Ssembatya, assegnista di ricerca, presso l’Università Gregoriana di Roma. L’Istituto di Antropologia promuove la ricerca sulla dignità umana e la tutela delle persone vulnerabili, proponendo studi avanzati nel settore della tutela.  

Le attività della settimana hanno incluso anche due sessioni di dialogo. Una sessione, incentrata sul monitoraggio e la valutazione, è stata condotta da Nicole Moran, consulente per il monitoraggio e la valutazione di CCCI, che ha anche svolto il ruolo di facilitatrice dell’incontro. L’altra sessione, incentrata sulle attività di comunicazione che CCCI svolge durante l’anno, è stata condotta dalla consulente per le comunicazioni di CCCI, suor Maxine Kollasch.

L’incontro si è concluso il 4 dicembre, dopo che i partecipanti hanno riflettuto sul percorso compiuto insieme durante la settimana e hanno guardato con entusiasmo alla loro prossima riunione, che si terrà nel 2023.


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