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UISG Catholic Care for Children International

Storia

Catholic Care for Children comenzó con fe, investigación y una visión transformadora de una familia para cada niño


Il nostro movimento

Catholic Care for Children affonda le sue radici nel lavoro visionario di alcuni religiosi africani, che volevano spingere l’assistenza all’infanzia a spostarsi dagli ambienti istituzionali per entrare in quelli familiari. 

Le nostre origini

Il movimento Catholic Care for Children è nato in Uganda nel 2016, dopo che il governo emanò una legge a favore dell’assistenza familiare e comunitaria. L’obiettivo era quello di porre rimedio all’allarmante aumento del numero di bambini accolti in istituti a causa della povertà, delle disabilità e della mancanza di sostegno sociale. Le donne e gli uomini religiosi cattolici hanno interpretato abilmente questi segni dei tempi e hanno risposto alla richiesta di aiuto.  

L’Associazione dei Religiosi dell’Uganda ha lanciato Catholic Care for Children in Uganda per aiutare la comunità cattolica a spostare il proprio riferimento dall’assistenza istituzionale a quella familiare e comunitaria, a beneficio di minori e persone con disabilità.

Sister Mary Margaret Itadal with children at Budaka Cheshire Home in eastern Uganda. The center, started in 1970 to improve the quality of life for children with disabilities, under the Catholic Care for Children program now serves as a short-term foster care and transition care center where the child is admitted awaiting return to the community so that they are adopted by other families. Photo courtesy Global Sisters Report. (Gerald Matembu)

Per fornire un’assistenza migliore, decine di suore hanno compiuto studi all’interno dell’assistenza sociale e centinaia di suore e collaboratori hanno seguito percorsi di formazione in materia di tutela dell’infanzia. Quarantaquattro istituti di assistenza di patrocinio cattolico hanno migliorato le proprie prassi archivistiche e di gestione dei casi. Hanno rintracciato le famiglie, per permettere loro di ricongiungersi con i propri figli. Centinaia di suore e altre persone coinvolte nella missione di assistenza all’infanzia hanno scoperto sempre più l’importanza fondamentale di dare assistenza alle famiglie.

Alla fine del 2020, il censimento portato avanti nei 23 istituti per bambini e neonati a patrocinio cattolico dell’Uganda aveva registrato un calo del 75%, passando da 1207 a 331 bambini ospiti, mentre quattro istituti per l’infanzia avevano adottato una programmazione integralmente comunitaria.

Sister Mary Lunyolo, administrator of St. Kizito Babies Home, established in 1968 to care for babies whose mothers died during childbirth. It now serves as a short-term foster care and transition care center where babies await return to the community and adoption by families.  Photo courtesy Global Sisters Report. (Gerald Matembu)

Il successo fa da modello

Già attive nella riforma dell’assistenza a livello nazionale, le suore cattoliche dello Zambia hanno tratto ispirazione dall’Uganda e, attraverso l’Associazione delle Religiose dello Zambia, nel 2017 hanno lanciato Catholic Care for Children in Zambia. Poi, nel 2019, l’Associazione delle Religiose del Kenya ha seguito il loro esempio e ha istituito Catholic Care for Children in Kenya. Come in Uganda, le équipe di Catholic Care for Children in Zambia e Kenya lavorano al fianco dei leader ecclesiastici, dei rappresentanti del governo e delle autorità civili, al fine di garantire una partecipazione e un sostegno quanto più ampi possibile.

Grazie all’impegno delle suore cattoliche di Uganda, Zambia e Kenya, oltre 1000 bambini vivono ora in famiglia anziché in orfanotrofi o in altri contesti di assistenza residenziale. Rispettando o addirittura superando gli standard nazionali per l’assistenza e adottando responsabilmente ed efficacemente questi nuovi modelli, le équipe di Catholic Care for Children hanno mostrato chiaramente quali siano le caratteristiche dell’assistenza di stampo familiare e comunitario, nonché il loro impatto positivo sulla società, sulle famiglie e sui bambini.

Un movimento in espansione

Traendo ispirazione dalle iniziative avviate in Uganda, Zambia e Kenya e da attività similari intraprese da istituti cattolici femminili di altre nazioni, l’Unione Internazionale delle Superiore Generali ha compiuto un passo decisivo a sostegno del nostro movimento. Nell’ottobre del 2020, la UISG ha lanciato Catholic Care for Children International (CCCI) e ha nominato suor Niluka Perera coordinatrice del programma.

Le tre équipe fondatrici, di Uganda, Zambia e Kenya, sono diventate i primi partner della rete CCCI. Attraverso CCCI, condividono informazioni, sviluppando buone pratiche e creando un piano d’azione che funge da ispirazione e da faro per gli altri istituti religiosi che stanno entrando a far parte del movimento di Catholic Care for Children.