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UISG Catholic Care for Children International
Posted on Settembre 16, 2022

Il carisma di cura e la risposta alle necessità di assistenza e tutela dei minori

Sister Niluka Perera, RGS
Coordinatrice, Catholic Care for Children International, Unione Internazionale delle Superiore Generali

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Chiamate a reagire
Carisma e società
Rispondere al grido dei bambini e dei più deboli
Un segnale d’allarme
Cosa vediamo? Cosa si sta muovendo? Cosa è necessario?

Chiamate a reagire

La storia della tradizione cristiana è piena di uomini e donne che hanno risposto alla chiamata divina a fare la differenza, creando comunità fondate sull’amore, la compassione e la giustizia per tutti. I santi, compresi i fondatori e le fondatrici di congregazioni religiose e molti altri, hanno riconosciuto i segni dei loro tempi e hanno affrontato le sfide della loro epoca immaginando un mondo in cui, all’interno del consesso umano, ogni persona potesse godere della dignità e del valore che ci vengono donati da Dio. Desideravano sviluppare soluzioni tangibili, che dessero forma e impostassero comunità religiose e sociali adeguate all’epoca.

Percorrendo la loro stessa strada, siamo chiamate a impegnarci per trovare soluzioni più efficaci alle sfide così complesse del mondo attuale. Siamo quindi chiamate a reagire. Nel 2015, all’inizio dell’Anno della Vita Consacrata, Papa Francesco ha chiesto alle persone consacrate di “risvegliare il mondo”, per testimoniarvi che esiste un altro modo di essere, agire e vivere.

Carisma e società

La tradizione sociale cattolica ci ricorda di interpretare i segni dei tempi e di rispondere alla chiamata di Dio nelle realtà particolari in cui viviamo. Lo Spirito offre doni particolari, o carismi, che vanno vissuti in risposta alle chiamate di Dio e ai bisogni della società. Lo Spirito ha permeato l’umanità, per indicarci ciò che dobbiamo cambiare e mostrarci la nuova via da seguire. Lo Spirito, alla fonte di tutti i carismi, è creativo e trasformativo. I fondatori e le fondatrici delle congregazioni hanno mostrato come i carismi non rimangano invariati nel tempo. Seguendo le loro orme, siamo chiamati a modernizzare i nostri carismi, affinché rispondano in modo efficace ai bisogni e alle grida del mondo.

Rispondere al grido dei bambini e dei più deboli

“Rendete giustizia all’orfano; difendete la causa della vedova” (Isaia 1:17)

La storia ci mostra come i religiosi, così come i loro carismi richiedevano loro, hanno risposto al grido dei bambini e delle persone vulnerabili. Molte congregazioni religiose hanno fornito assistenza a migliaia di bambini che avevano bisogno di cure e protezione attraverso l’accoglienza in istituto, vale a dire la forma di assistenza riconosciuta, accettata e necessaria ai loro tempi; per alcuni, questo continua tuttora a essere il metodo più appropriato da seguire.

La creatività ispirata dallo Spirito ci chiede di essere aperte alle realtà del mondo, poiché le sfide e la complessità dei problemi odierni richiedono soluzioni durature e sostenibili. A livello internazionale, milioni di bambini rischiano di essere allontanati dalle cure familiari. In alcuni casi, le cure parentali sono addirittura così scarse da compromettere lo sviluppo del bambino e finire per farlo diventare un adulto estremamente vulnerabile.

Tutti questi bambini hanno bisogno di sostegno, se vogliamo che vivano assieme alle loro famiglie in un ambiente sano, felice e sicuro; in altre parole, in un ambiente familiare pieno di cura. Tuttavia, considerando il ruolo fondamentale svolto dalla famiglia nello sviluppo dei minori, è chiaro che molte famiglie non sempre riescono a soddisfare i bisogni fisici ed emotivi dei propri figli e sono vittime di frizioni e forze sociali, economiche e ambientali che apparentemente sfuggono al loro controllo. Sebbene le leggi internazionali in materia di tutela dell’infanzia garantiscano i diritti dei bambini alla famiglia e richiedano ai governi e a tutte le altre parti interessate di individuare ogni strategia possibile per dare una famiglia a ogni bambino, permangono molti contesti in cui le famiglie e le comunità non sono un luogo sicuro per i bambini, che possono subire violenze e abusi da parte dei loro familiari, parenti e vicini.

Dobbiamo quindi fermarci e riflettere. A cosa ci sta chiamando lo Spirito? Come risponderemo al grido dei bambini bisognosi di cure e protezione? La chiusura degli istituti costituirà una soluzione? O risponderemo invece a questo grido costruendo altri orfanotrofi?

“Il pianeta sta avvizzendo perché gli esseri umani hanno accettato un contesto troppo ridotto per loro. Non possiamo più limitarci a stabilire cosa è meglio per un’azienda (congregazione) o per una cultura, ma dobbiamo spostarci in un contesto più ampio, di livello planetario. Le nostre decisioni influenzeranno migliaia di generazioni future. Noi siamo l’Universo nel suo insieme, che riflette su se stesso in questo luogo particolare”.

Brian Swimme, Il viaggio dell’universo

Un segnale d’allarme

Se vogliamo creare un futuro migliore e più sostenibile per i bambini affidati alle nostre cure e per coloro che oggi rischiano di perdere le cure parentali, dobbiamo sognare in grande. Possiamo analizzare la situazione dei bambini bisognosi di assistenza e protezione da una prospettiva teologica, che comprende necessariamente un processo di riflessione/azione per osservare, valutare e agire. Questo processo può essere estremamente utile per osservare la questione da un punto di vista più ampio e per rendere il carisma della cura più attuale e significativo. In questo modo, analizzeremo approfonditamente il problema, seguendo queste fasi:

1. Osservazione dei segni dei tempi.

2. Valutazione di quanto osservato alla luce dell’analisi sociale e della fede.

3. Individuazione di strategie religiose e significative per rispondere a ciò su cui abbiamo riflettuto.

Osservare

Sperimentare e osservare la realtà vissuta dei bambini. Milioni di bambini in tutto il mondo non godono di cure parentali o rischiano di perderle. Si stima che l’80% dei bambini che vivono negli orfanotrofi abbia un genitore o un familiare che potrebbe prendersi cura di loro, se sostenuto da strutture adeguate. La povertà è una delle ragioni principali per cui i minori vengono inseriti in istituti di accoglienza. Gli studi hanno dimostrato l’impatto negativo dell’accoglienza residenziale a lungo termine sulla vita dei minori: infatti, essa danneggia la crescita fisica e cerebrale e i meccanismi emotivi di attaccamento, nonché lo sviluppo linguistico, cognitivo, emotivo e sociale. La gravità di questi effetti aumenta all’aumentare delle dimensioni dell’istituto e al prolungarsi della permanenza.

Cosa abbiamo osservato e sperimentato dalla realtà delle storie dei bambini che hanno vissuto in istituto e da parte degli operatori sanitari?

Valutare

Le analisi sociali ci invitano ad esaminare un quadro più completo dei contesti sociali che contribuiscono a far sì che i bambini non godano o rischino di perdere le cure genitoriali. Perché i bambini vivono all’interno di istituti? Quali sono gli aspetti sistemici e strutturali più profondi che creano le condizioni e favoriscono l’allontanamento dei minori dalle loro famiglie, minacciandone la sicurezza, il benessere e lo sviluppo? Dobbiamo analizzare i fattori sociali alla base di questo problema sociale.

La riflessione teologica ci invita a esaminare questa esperienza e la sua valutazione più profonda alla luce della nostra tradizione religiosa e della nostra fede. Da questa analisi congiunta, otteniamo nuove idee e nuovi significati. Cosa ci chiedono la Scrittura e la dottrina sociale cattolica? Come facevano le prime comunità cristiane a prendersi cura delle vedove e degli orfani? Se i nostri fondatori e fondatrici vivessero nel mondo attuale, quale sarebbe la loro risposta al grido dei bambini che oggi hanno bisogno di cure e protezione?

Agire

Siamo chiamate ad agire per aiutare i bambini che non hanno o rischiano di perdere le cure genitoriali. Ci sono molte ragioni per cui i minori vengono affidati a istituti. Quando seguiamo il processo di riflessione, la nostra risposta ai problemi dei bambini che non hanno o rischiano di perdere le cure genitoriali deve andare oltre il trattamento dei sintomi del problema, per raggiungere la radice del problema stesso. È necessario agire per:

• Cambiare la situazione.

• Affrontare le cause profonde che contribuiscono a far sì che i bambini non abbiano o rischino di perdere le cure genitoriali.

 I pilastri di Catholic Care for Children (CCC)

Cosa vediamo? Cosa si sta muovendo? Cosa è necessario?

Diventa un veggente! “Il veggente vede qualcosa che ancora non esiste; sa che qualcosa sta cercando di esistere, e agisce per far nascere qualcosa in modo nuovo”, afferma suor Ilia Delio. Le sue parole possono descrivere efficacemente tutti noi, in particolare le persone appassionate, dedite e impegnate a realizzare cambiamenti nella vita delle persone emarginate dalla società e private della dignità data loro da Dio, nonché del diritto a vivere come esseri umani completi. I religiosi, soprattutto le religiose, sono in prima linea nel fornire assistenza e tutela ai minori. I religiosi di tutto il mondo stanno diventando veggenti: sognano e agiscono per trasformare il loro sogno in realtà, per apportare un cambiamento sostenibile e duraturo nella vita dei bambini affidati alle loro cure. Sono pronti a interrogarsi sempre più profondamente sul perché i bambini non godono o rischiano di perdere le cure parentali e a scoprire ciò che è ulteriormente necessario per favorire uno sviluppo positivo e olistico dei minori. Le Scritture, le scienze sociali e il diritto internazionale affermano che l’ambiente migliore in cui far crescere un bambino è una famiglia sana e amorevole. Una famiglia fornisce l’amore, la crescita, la stabilità, la protezione e le cure che sono parte integrante del sano sviluppo di ogni bambino.

I politici nazionali e internazionali, le agenzie missionarie, le organizzazioni non governative e le organizzazioni religiose si stanno impegnando sempre di più per promuovere il riconoscimento della necessità e del diritto di ogni bambino a una famiglia e per assicurarsi che i minori vengano accuditi all’interno di contesti familiari.

Le politiche, le pratiche e il sostegno all’infanzia stanno gradualmente abbandonando il ricorso all’assistenza residenziale, a favore dell’assistenza di stampo familiare. È sempre crescente il numero di persone, impegnate nell’offerta di assistenza residenziale, che stanno trasformando i propri modelli di assistenza per sostenere l’accoglienza dei bambini all’interno delle famiglie, sia attraverso il reinserimento nelle famiglie d’origine sia proponendo soluzioni di assistenza eterofamiliare.

Catholic Care for Children International si impegna a coadiuvare le religiose nell’interpretare i segni dei tempi e nel fornire la migliore assistenza possibile ai minori. Catholic Care for Children International invita i religiosi a entrare a far parte di questo movimento, guidato dalle suore e dal carisma e impegnato nella riforma dell’assistenza. Unisciti a noi per trovare una famiglia per ogni bambino. Insieme, potremo abbattere gli ostacoli che impediscono ai bambini di godere dell’amore, della cura e della protezione delle loro famiglie biologiche. Troviamo insieme altre alternative, sane e positive, a sostegno dei bambini che non hanno famiglie biologiche, garantendo loro il diritto a vivere in una famiglia. Il momento è arrivato. Siamo noi le persone chiamate a portare questa speranza ai bambini.

 I pilastri di Catholic Care for Children (CCC)


Questo articolo è tratto dalla pubblicazione “Una famiglia per ogni bambino”. Leggi la pubblicazione completa qui.

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