Convegno regionale a Nairobi, 16-18 maggio 2023
Il convegno è stato organizzato dall’Associazione delle Religiose del Kenya (AOSK) e dalla GHR Foundation, in collaborazione con l’Associazione dei membri delle Conferenze episcopali dell’Africa orientale (AMECEA). Il tema dell’incontro è stato “Interpretare insieme i segni dei tempi: Catholic Care for Children“.
Alla conferenza hanno partecipato leader episcopali, sacerdoti e suore cattoliche, membri di Catholic Care for Children provenienti dall’Africa orientale e dallo Sri Lanka, rappresentanti governativi di Kenya, Malawi, Uganda e Zambia, rappresentanti della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori (PCPM), studiosi nel campo della ricerca provenienti da varie università, organizzazioni finanziatrici, giornalisti, rappresentanti di vari organi di stampa e alcune ONG impegnate nella tutela dell’infanzia.
Al convegno regionale, un gruppo di partecipanti religiosi e laici si mette in posa per una foto ufficiale.
L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di analizzare le possibili soluzioni tramite le quali la Chiesa cattolica, e in particolare le suore cattoliche in quanto categoria principale impegnata nella tutela, possa cooperare con tutti gli attori coinvolti, a partire dai governi nazionali e locali e fino ad arrivare a tutte le altre parti interessate, per portare avanti la riforma della tutela e per garantire che i minori crescano in famiglie sicure e accoglienti o in ambienti simil-familiari.
Onorando la parola di Gesù, tratta dal Vangelo di Matteo 19:14, “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di questi è il regno dei cieli”, ogni giorno di lavoro è iniziato con una riflessione. L’incontro è stato allietato dai saluti di suor Josephine Kangogo, della Congregazione delle Figlie del Sacro Cuore di Gesù, presidente dell’Associazione delle Religiose del Kenya, di Mary Thongo, del Consiglio Nazionale per l’Infanzia del Kenya, e di Kathleen Mahoney, responsabile dei programmi della GHR Foundation.
Alcune persone sedute ai tavoli ascoltano un discorso programmatico durante il convegno reginale.
L’arcivescovo di Mombasa e presidente del KCCB, Mons. Martin Kivuva, ha sottolineato che Dio è vicino ai bambini, che sono preziosi ai suoi occhi e che le famiglie sono fondamentali per il piano che Dio sviluppa per i Suoi figli. Ha inoltre sottolineato come la famiglia sia il santuario della vita, nonché il luogo in cui i bambini devono amare ed essere amati.
Il convegno regionale di Nairobi ha tratto ispirazione da due segnali che stanno emergendo in questi tempi: la tendenza globale alla riforma della tutela e l’attenzione alla tutela dell’infanzia. La riforma della tutela sta prendendo sempre più piede a livello globale, poiché le scienze sociali stimolano riforme all’interno dei quadri legali e delle politiche nazionali che scoraggiano l’assistenza residenziale, incoraggiando invece l’assistenza familiare e comunitaria all’infanzia. Nel rispondere alla riforma dell’assistenza, è fondamentale rendere la famiglia e la comunità un luogo più sicuro per riaccogliere i minori a seguito della permanenza in istituto.
Il dottor Ronald Luwangula, dell’Università Makerere dell’Uganda, insieme a padre Andrew Small, OMI, segretario esecutivo della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori di Roma, sono stati i relatori ospiti del convegno. Nella sua presentazione, il dottor Ronald ha posto l’accento sul primo segno dei nostri tempi, vale a dire la “riforma dell’assistenza”, spiegando perché questa sia così importante e quali effetti a lungo termine abbia sulla vita dei minori. Padre Andrew Small, concentrandosi sul secondo segno dei nostri tempi, vale a dire “la tutela dell’infanzia”, ha ricordato ai partecipanti il messaggio del Papa circa la necessità di prendersi cura dei minori. Si è poi soffermato sulla dottrina della Chiesa e sulla sua responsabilità nel rafforzare la tutela dell’infanzia. Inoltre, ha esortato i partecipanti a impegnarsi in questa iniziativa senza ulteriori indugi, nel caso in cui non lo avessero fatto finora. Infine, ha spronato i responsabili dei progetti di assistenza all’infanzia a essere speranzosi, a prendersi cura di chi soffre e a essere gentili….
Il lancio ufficiale del “Ritratto regionale di Catholic Care for Children in Africa orientale” ha costituito un valore aggiunto per questo evento. Questo ritratto regionale è stato frutto della collaborazione tra il programma UISG Catholic Care for Children International (CCCI), quattro associazioni nazionali di religiosi dell’Africa orientale, che patrocinano i programmi di Catholic Care for Children (CCC) nelle loro regioni, tra cui Kenya (AOSK), Malawi (AWRIM), Uganda (ARU) e Zambia (ZAS), insieme all’Associazione delle Conferenze Episcopali dell’Africa orientale (AMECEA) e la GHR Foundation (USA). Questo ritratto regionale descrive l’assistenza all’infanzia patrocinata a livello cattolico in Africa orientale, facendo riferimento ai dati di Kenya, Malawi, Uganda e Zambia. Descrive inoltre le molteplici iniziative, che continuano a essere create e guidate da religiose e religiosi, mirate a garantire che i bambini crescano in famiglie sicure o in ambienti simil-familiari, piuttosto che in istituti. Inoltre, questo documento offre spunti di riflessione a coloro che sono interessati al benessere dei bambini e sostengono il sogno di una famiglia per ogni bambino. (Visualizza il PDF “Ritratto regionale di Catholic Care for Children in Africa orientale“)
Persone riunite per l’incontro regionale a Nairobi
La presentazione dei risultati della valutazione intermedia di Catholic Care for Children in Kenya (CCCK) da parte di Nicole Moran, consulente per la valutazione di CCCK, e di suor Delvin Mukhwana, responsabile del programma di CCC Kenya, ha dato ulteriore spazio ai partecipanti, consentendo loro di imparare dalle esperienze di chi ha lavorato duramente per rivoluzionare il settore dell’assistenza del Kenya. I risultati della valutazione hanno portato alla luce cinque strategie principali che hanno sostenuto le suore del Kenya nell’opera di transizione dall’assistenza istituzionale a quella familiare: conquistare cuori e menti, costruzione di capacità, collaborazione e partnership, rafforzamento della famiglia e mobilitazione di risorse.
A una tavola rotonda, si condividono gli spunti del convegno regionale.
Il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, presenti all’incontro per esporre il proprio contributo alla riforma dell’assistenza e alla tutela e per riflettere su quali ulteriori iniziative e programmi si potrebbero sviluppare per donare una famiglia a ogni bambino, ha messo in evidenza l’importanza delle iniziative di collaborazione. I partecipanti sono stati divisi in gruppi di parti interessate, per presentare e condividere il proprio contributo alla riforma dell’assistenza all’infanzia, sulla base dei cinque punti chiave necessari per una transizione sicura dei minori dall’assistenza istituzionale a quella familiare e comunitaria. Questa sessione di discussione ha portato alla luce la responsabilità che ogni parte interessata ha ai fini del successo di questa missione.
“Una società si giudica in base al modo in cui tratta i bambini “. – Papa Francesco. Noi siamo chiamati a individuare i modi migliori per trattare i bambini.